Cosa sappiamo di August von Goethe? Si sa che aveva problemi di alcolismo; si dice che la sua morte precoce sia dovuta a questo. Come figlio del famoso padre, egli – privo di talento artistico e letterario – fece poco onore al suo nome e fu, per così dire, la pecora nera della famiglia.
Se invece si descrive la sua vita dal suo punto di vista, viene alla luce una persona finora sconosciuta. Dopo l’infanzia e la giovinezza a Weimar, studiò legge ed entrò nell’amministrazione ducale, dove fece presto carriera e fu nominato Consigliere di Camera all’età di 34 anni. Come Kammerjunker e poi Kammerherr, apparteneva alla corte. Sposò una donna di antica nobiltà, ebbe tre figli e fu un membro rispettato della società di Weimar.
Ma questa fu solo una metà della sua vita. Dopo la morte della madre, dovette assumerne il ruolo, assicurare il benessere fisico del padre e sollevarlo da obblighi gravosi. Era il factotum e veniva utilizzato da Goethe come assistente nei compiti ufficiali e negli affari privati quando necessario.
La storia della sua vita si espande in un panorama storico dell’epoca e allo stesso tempo fornisce una visione intima della vita al Frauenplan, della realtà della vita di corte e delle condizioni nella Weimar classica. A tal fine, sono stati portati alla luce materiali d’archivio finora sconosciuti e sono stati valutati i giudizi dei suoi contemporanei, rivelando che nella vita di August accaddero molte cose diverse da quelle comunemente ritenute. Emerge anche in che misura l’ombra paterna abbia pesato sulla sua vita e abbia posto stretti limiti al suo sviluppo personale. Non fu mai in grado di sfuggire a questa pressione e in questo risiede la tragedia della sua vita.
Stephan Oswald, nato nel 1950, ha studiato lingua e letteratura tedesca e filosofia a Münster, è stato docente di lingua tedesca presso le università di Firenze, Napoli, Venezia e Bologna dal 1977 al 1990, vicedirettore dell’Istituto di cultura italo-tedesco di Bologna dal 1990 al 1998 e professore di lingua e letteratura tedesca presso l’Università di Parma dal 2003 al 2016. I suoi principali interessi di ricerca: Storia dell’immagine tedesca dell’Italia e delle relazioni culturali tra i due Paesi e l’opera di Johann Wolfgang von Goethe.
Golo Maurer dirige la biblioteca dell’Istituto Max Planck per la Storia dell’Arte, Bibliotheca Hertziana, a Roma dal 2015. In precedenza ha insegnato storia dell’arte presso le università di Heidelberg, Vienna e Bochum. Il suo libro Heimreisen. Goethe, Italien und die Suche der Deutschen nach sich selbst è stato pubblicato da Rowohlt-Verlag nel 2021.