CASA DI GOETHE INTERVENZIONI

25 anni di attività del museo

In occasione del suo 25esimo anniversario, il Museo Casa di Goethe di Roma presenta sotto una nuova luce la sua esposizione permanente. In collaborazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti Weißensee di Berlino sono stati ideati degli interventi che introducono nuovi punti di vista e intuizioni contemporanei nella presentazione della collezione, instaurando un dialogo tra il museo e la realtà odierna.

Il direttore della Casa di Goethe Gregor H. Lersch è determinato a imprimere un nuovo orientamento dinamico al ruolo del museo come ponte culturale tra Italia e Germania nel contesto della storia europea e della contemporaneità. Gli studenti del corso di studi di comunicazione visiva dell’Accademia di Belle Arti Weißensee di Berlino, nel novembre dello scorso anno hanno preso in esame il museo e la collezione della Casa di Goethe, confrontandosi con gli esperti in loco. Un workshop congiunto con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma ha permesso di integrare nel processo ideativo il punto di vista italiano e più nello specifico romano. Gli studenti hanno elaborato un apposito linguaggio formale per gli interventi e i nuovi elementi espositivi. Il progetto “Casa di Goethe intervenzioni” sarà esposto nell’ambito della mostra permanente del museo dal 24 marzo fino alla fine dell’anno.

“Le “intervenzioni” rappresentano un primo passo importante nel processo di trasformazione volto a consolidare i punti di contatto tra il viaggio in Italia di Goethe e l’attualità con cui ci troviamo a fare i conti qui e ora. L’alloggio di via del Corso dove Goethe visse con altri artisti tra il 1786 e il 1788 si fa teatro dello sviluppo di nuove e innovative prospettive critiche sul Viaggio in Italia, sul fenomeno dell’italofilia in ambito tedescofono e sulla complessa realtà contemporanea europea”, spiega il direttore del museo Gregor H. Lersch. Le “intervenzioni” degli studenti sono immediatamente visibili e fruibili per i visitatori. Solo un passo separa gli studi naturalistici di Goethe da uno spazio per la percezione tattile, i tradizionali resoconti di viaggio nell’Italia meridionale dall’attuale zona di contatto con il Nord Africa, le guide di viaggio storiche dalle moderne Lonely Planet. La mostra permanente incentrata sull’epoca di Goethe si apre a questioni centrali che interessano l’Europa contemporanea, quali: il rapporto conflittuale tra Nord e Sud, il ruolo della donna secondo Goethe o la memoria del nazionalsocialismo. A partire da marzo 2023, gli interventi racconteranno per la prima volta anche la storia del padre di famiglia ebreo Guido Zabban, sopravvissuto all’occupazione tedesca del 1943/44 nascosto nel mezzanino di via del Corso 18.